A San Vito si può visitare l’antico e suggestivo santuario. Nucleo generatore di San Vito Lo Capo è l’attuale Santuario, antica fortezza saracena che nell’arco dei secoli ha subìto numerosi interventi edilizi. La prima costruzione, realizzata intorno al ‘300, fu una piccola cappella dedicata a San Vito martire, patrono del borgo marinaro. Secondo la leggenda il giovane Vito (nato in realtà a Mazara del Vallo), dopo essersi convertito al Cristianesimo, fu costretto ad abbandonare il paese per sottrarsi alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Venne accompagnato dalla nutrice Crescenza.
Nella fuga disperata Vito, appena ventenne, trovò la morte a causa di una frana che seppellì il paesino presso cui il giovane e la sua nutrice avevano cercato riparo. Sempre secondo il mito Santa Crescenza, voltandosi a guardare la città che crolla, divenne pietra nello stesso punto dove adesso sorge la cappella, alla quale ancora oggi gli abitanti del luogo attribuiscono poteri magici.
Nella Valle dei Templi si possono ammirare:
- Il tempio della Concordia, chiamato così per via di un’iscrizione ritrovata nelle vicinanze, è quello più integro e che meglio si è conservato nei secoli.
- Il tempio di Castore e Polluce risalente al V sec a.C. fu tributato ai due gemelli nati dalla dea Leda e dal dio Zeus e rappresenta il simbolo della città di Agrigento.
- Il tempio di Zeus Olimpio venne edifi cato per ringraziare il dio Zeus, in occasione della vittoria del 480 a.C. degli agrigentini sui Cartaginesi • L’antico tempio di Eracle e la Tomba di Terone, un monumento a forma piramidale, che venne edifi cato per ricordare i caduti nella seconda guerra punica.
- Infine il tempio di Giunone, edifi cato intorno al V secolo a.C. e incendiato dai Cartaginesi nel 406 a.C.