Nella Valle dei Templi si possono ammirare:
- Il tempio della Concordia, chiamato così per via di un’iscrizione ritrovata nelle vicinanze, è quello più integro e che meglio si è conservato nei secoli.
- Il tempio di Castore e Polluce risalente al V sec a.C. fu tributato ai due gemelli nati dalla dea Leda e dal dio Zeus e rappresenta il simbolo della città di Agrigento.
- Il tempio di Zeus Olimpio venne edifi cato per ringraziare il dio Zeus, in occasione della vittoria del 480 a.C. degli agrigentini sui Cartaginesi.
- L’antico tempio di Eracle e la Tomba di Terone, un monumento a forma piramidale, che venne edifi cato per ricordare i caduti nella seconda guerra punica.
- Il tempio di Giunone, edifi cato intorno al V secolo a.C. e incendiato dai Cartaginesi nel 406 a.C.
La Villa Romana del Casale, già dal 1997, è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio inalienabile dell’Umanità in quanto rappresenta in modo completo una straordinaria ed importante testimonianza della vita romana nell’ultimo scorcio dell’impero. La Villa, che si erge su una superfi cie di oltre 3.500 metri quadrati, si sviluppa in quarantotto ambienti, in molti dei quali si ammirano gli splendidi mosaici. La struttura fu realizzata tra la fi ne del III secolo e l’inizio del IV. Tutte le raffi gurazioni, realizzate con la tecnica del mosaico, meritano di essere ammirate, fra queste le più famose sono, nell’Ambulacro della Grande Caccia, la cattura e il trasporto degli animali destinati ai giochi circensi, e la celebre raffi gurazione delle fanciulle in bikini. Aperta tutti i giorni- dalle ore 8.00 alle ore 17.30 periodo invernale dalle ore 8.00 alle ore 18.30 periodo estivo Itinerario 2 Nome tour: Mosaico Partenza: Agrigento Arrivo: Vulcano Etna Punti di interesse: Piazza Armerina - Valle dei Templi - Ennese e Villa del Casale - Catania e l’Etna Km: 227 Ingresso euro 2 da 18 a 25 anni Euro 4 da 26 a 65 anni Catania, in età romana è stata una città tanto fiorente da avere un anfiteatro grande come il Colosseo. Nel 1434 sotto la dominazione spagnola di Alfonso d’Aragona venne istituita la prima Università degli Studi siciliana. Anche a Catania è tradizione il teatro dei Pupi, ma a differenza di quello palermitano i pupi siciliani di Catania misurano circa ,30 metri e pesano dai 15 ai 35 chilogrammi, dimensioni notevoli che rendono lo spettacolo dei “pupari” (gli artisti che li animano con maestria) ancora più suggestivo. Il nome Etna deriva dal latino AEtna, che nell’origine greca significava “bruciare”. Durante la dominazione araba del XI secolo venne chiamato Gibel Utlamat, ovvero “la montagna di fuoco” e questo nome è arrivato ai giorni nostri sotto forma di Mongibello. Le violente eruzioni dell’Etna per secoli hanno ispirato artisti e poeti, e nell’antichità il vulcano è stato protagonista di tante leggende della mitologia greca e romana. Si raccontava, ad esempio, che il dio dei venti Eolo avesse imprigionato il vento proprio nelle cave dell’Etna, e che questo fosse teatro di scontri ed eventi divini, un luogo magico e suggestivo.